“DREAM
BRUCE DREAM
(SOGNA
BRUCE SOGNA)
E
NOI SOGNEREMO CON TE
HIGH
HOPES (grandi speranze)-
l'ultimo
capolavoro di BRUCE SPRINGSTEEN
-Recensione
di Michele Righini-
Questo
ultimo album di Bruce (“High Hopes”, grandi speranze) è davvero
un grande album, forse (per me) il suo migliore, in assoluto. Non è
costituito da canzoni nuove, ma da alcune cover e da re-incisioni di
brani vecchi mai apparsi negli album di studio di Bruce. L'album è
inciso con una band di be 21 elementi
Di
seguito potrete leggere la mia recensione, canzone per canzone, di
questo ultimo capolavoro di Bruce Springsteen.
LEGENDA STELLETTE :
*****Capolavoro
****1/2 Grande canzone
**** Ottimo
***1/2 Buono
1-High Hopes –
****1/2
E' una cover di
una band di Los Angeles (degli anni '90), gli
Havelinas, e il brano è
una cascata di suoni e di energia come
poche volte ho sentito. Strumenti elettrici e acustici assieme ad una
sezione di fiati si inseguono in un' arrangiamento mozzafiato.
2-Harry's place
****
è un'altro ottimo brano.
Un'outtake da “The rising” del 2001. Canzone grintosa,
suonata e cantata alla grande.
3-“American skin”
(41 shots).****1/2
E' un brano del 1999, già
riproposto dal vivo anche nel doppio e ottimo”Live in N. York
city” del 2001, ma mai inciso in studio. La canzone parla
dell’assassinio di un immigrato da parte della polizia
americana, ucciso proprio con 41 colpi (come da titolo).
Il brano è davvero grande, portato avanti da arrangiamenti eccellenti, soprattutto nell'assolo magnifico di chitarra di Tom
Morello dei Rage Against the Machine. Un rock davvero stellare.
4-“Just like fire
would” ****1/2
Ecco la seconda cover, un brano
della “punk band” australiana “The Saints”.
E' un'altro gran pezzo, con un hammond
in sottofondo. Il brano è pieno di vitalità e di una gioia che
sprizza da ogni singola nota. Bruce canta alla grande (come e al
solito) e l'arrangiamento è ancora superlativo.
5-Down in the hole
****
E' la seconda outtakes da “The
rising” (album del 2001) ed è un'ottimo brano. Questa volta
l'energia e la vitalità lasciano spazio alla dolcezza e alla
delicatezza di una ballata come solo romantica, poetica e avvolgente.
Grande lo stacco strumentale finale.
6-Heaven's wall ****1/2
Questo è un'outtakes dell'ottimo
abum “Wrecking Ball” (2012), l'ultimo album di studio del boss,
ed è un'altro grande brano. Una ballata rock grintosa, piena di
energia e arrangiata alla grande; lo stacco centrale della lancinante
chitarra di Tom Morello è davvero riuscito e poi ai tamburi e alla
batteria si uniscono i violini e i cori gospel, in un brano che è
un'unione riuscitissima tra rock e musica afro e con un ritornello
che ti entra dentro e non se ne esce più d (“Raise your hands,
raise you hands” canta il boss, circondato da voci femminili, e
forse il senso risulterà scontato, ma l'effetto musicale del brano è
di sicura eccitazione e coinvolgimento).
7-Frankie fell in love
****1/2
E' un'outtake di un'altro ottimo
album di Bruce (“Working on a dream” del 2009), ed è' puro e
classico Springsteen d'annata (sembra un brano uscito dritto dritto
da “Human touch” o "Born in the USA"), l'arrangiamento è
vitalissimo (con tanto di violini e chitarra acustica) e la voce
ispiratissima di Bruce fà il resto .
8-This is your sword
****
Altro ottimo brano di Springsteen
(non so outtakes di quale album), è una tipica ballata di
ispirazione irlandese (con tanto di cornamuse e banjo) però
arrangiata e cantata alla grande da Bruce che vi stempera come sempre
la sua unicità di musicista e cantante. Brano vitale e di
piacevolissimo ascolto.
9- “Hunter of
invisible game” ****1/2
Seconda outtakes dall'ultimo “Wrecking
Ball” (2012) ed è un'altra bella canzone, dolce e romantica, avvolgente e calda. La melodia si dipana portata avanti
dalla tastiera, dagli archi, dai violini e dalla voce ispiratissima
di Bruce.
10- The ghost of Tom
Joad ****1/2
Unico brano già apparso su un'album di
studio del boss, questa canzone era già grande nella versione
acustica originale, apparsa sull'album omonimo del 1995, a mio parere
non uno dei migliori album di Bruce, ma con dentro alcune grandi
canzoni e “Tom Joad” era una di quelle. Questa nuova versione la
rende forse anche migliore rispetto alla versione originale.
“The ghost of Tom Joad” è un grido
contro la povertà e contro i soprusi del potere sulla povera gente.
Grandiosa la ripresa del finale del libro di John Steinbeck,
“Furore”, in cui Bruce diventa Tom Joad stesso, che salutando la
madre gli dice: “Mamma, ovunque un poliziotto picchia una persona,
dovunque un bambino nasce gridando per la fame, dovunque c'è una
lotta contro il sangue e l'odio nell'aria, cercami, io ci
sarò..Dovunque si combatte per uno spazio di dignità, un lavoro
decente e una mano d'aiuto, dovunque qualcuno lotta per essere
libero, guarda nei loro occhi e vedrai me”.
Il brano inizia lento con la voce di
Bruce e solo un violino ad accompagnarla e già l'inizio è da
brividi, poi il brano si sviluppa in un poderoso rock, pieno di anima
ed energia e poi la chitarra di Tom Morello si lancia in un'assolo
devastante e magnifico.
Bruce riprende un suo vecchio brano e
gli dà nuova vita, forse rendendolo stavolta davvero immortale.
Unica piccola pecca è l'aver fatto cantare alcune parti del brano a
Tom Morello stesso, che non è che faccia schifo come cantante, è
discreto, ma se cantava tutta la canzone il boss questo brano era
davvero un capolavoro assoluto (anche così resta comunque molto
notevole).
12- The Wall ****1/2
Questo bel brano è dedicato a Walter Chicon, leader di una delle prime
band (anni 60) del New Jersey, il luogo natale di Bruce. La band
capitanata da Chicon si chiamava “Motifs” e il suo leader morì
sotto le armi, durante una battaglia nella guerra del Vietnam.
Bruce,
ancora adolescente, era un grande fan di questa band, per la sua
carica sexy e ribelle . La canzone è stata scritta dopo che lui e la
moglie Patti Scialfa, hanno visitato il “Vietnam Veterans
Momorials” a Washington. E Bruce nella canzone infatti canta:
“Ora
gli uomini che ti hanno messo qui mangiano con le loro famiglie in
ricche sale da pranzo/E scuse e perdono non possono trovare spazio su
questo muro”.
In
presenza del leader dei “Motifs” Bruce percepì per la prima
volta quell'aura di mistero della vera rockstar e Bruce dedica questo
brano a tutti quelli che avevano tanto da dire ma che furono
mandati a sparare e farsi sparare” .
La
canzone è un lento,
avvolgente, triste, malinconico, romantico e molto poetico. Bruce
canta con grande trasporto con sottofondo le note di un pianoforte,
di una fisarmonica e di una chitarra arpeggiata. Il brano finisce con
un bellissimo assolo di sassofono. Ed è ancora
grande musica.
13- Dream baby dream
*****
L'ultimo
brano è uno dei capolavori assoluti dell'album ed è una cover di
un brano dei “Suicide” dove Bruce stempera tutta la sua
bravura interpretativa sopra uno stuolo di archi e violini, il tutto
a rendere l'atmosfera della canzone davvero meravigliosa e
avvolgente. Bruce canta con un trasporto e un'emozione che ti entrano
nel cuore e ti stendono al tappeto e ci “invita a tenere accesa la
fiamma, asciugarsi le lacrime e continuare a sognare”.
Bruce Springsteen, a 65 anni suonati, mi ha davvero
sorpreso, gli album precedenti erano ottimi “The rising-2001,
Working on a dream”-2009 e soprattutto “Wrecking Ball” del
2012, ma questo li supera alla grande.
Questo
“High Hopes” è un'album davvero geniale e di grande spessore. A
mio parere uno dei migliori della sua discografia.
“Dream
Bruce Dream (sogna Bruce sogna) e noi sogneremo con te.
Bruce
Springsteen – voce principale, chitarra, armonica, piano,
percussioni
- Roy Bittan – piano, tastiera, fisarmonica
- Danny Federici – organo, tastiera (tracce 2, 11)
- Nils Lofgren – chitarra, cori
- Patti Scialfa – cori
- Garry Tallent – basso
- Steven Van Zandt – chitarra, mandolino, cori
- Max Weinberg – batteria (eccetto la traccia 8)
- Soozie Tyrell - violino, chitarra, cori
- Charles Giordano - organo, fisarmonica, tastiera
- Tom Morello - chitarra (tracce 1, 2, 3, 4, 6, 9, 10, 12), voce (traccia 10)
- Jake Clemons - sassofono, cori
- Ed Manion - sassofono
- Curt Ramm - tromba
- Barry Danielian - tromba
- Clark Gayton - trombone, tuba
- Michelle Moore - cori
- Cindy Mizelle - cori
- Curtis King - cori
- Everett Bradley - cori, percussion
- Josh
Freese - batteria (traccia 8)
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