mercoledì 29 gennaio 2014

JAKE BUGG - Shangri La (2013) ****

IL FATTO QUOTIDIANO ha scritto di Jake Bugg:
Fin quando esistono artisti come Jake Bugg, il Rock, più volte dato per finito, spacciato, morto, può dormire sonni tranquilli.”
Partire con questa frase scritta sul “Fatto Quotidiano” credo sia una buona introduzione a questo secondo lavoro del diciannovenne e geniale Jake Bugg. 



1- There's a beast and we all feed it ***1/2



2 -Slumville sunrise ***1/2
3- What doesn't kill you ***1/2
4- Me and You ****




5- Messed up kids ****1/2
6- A song about love ****1/2


7- All your reasons  ****1/2

8 – Kingpin ****

9- Kitchen table ****

10- Pine trees ****

11- Simple pleausures ****

12- Storm passes away ****



lunedì 27 gennaio 2014

JAKE BUGG – Jake Bugg (2012) ****

JAKE BUGG – Jake Bugg (2012) ****
"Jake Bugg" è l'album di esordio di questo autore appena diciotenne eppure già capace di scrivere grandi canzoni e in questo suo primo album ce ne sono già diverse, su tutte  "Broken", una ballata lenta, romantica, ipnotica e che ti entra dritta nel cuore.
Jake ha ancora una voce forse un pò acerba, ma sa comporre da grande autore.
Jake ha scomodato paragoni con Bob Dylan e Neil Young. Io direi che l'influenza di Neil Young non si sente molto in questo primo album, di più il Dylan anni '60 e Simon and Garfunkel, poi naturalmente Jake si lega anche a certe sonorità e modalità compositive del pop inglese più recente (Oasis, Blur), ma fortunatamente si sentono solo echi lontani di quei gruppi tanto blasonati (quanto sopravvalutati). Jake è fatto di un'altra pasta e questo esordio è qui a dimostrarlo.


LEGENDA STELLETTE:
1-Lightining boalt ****
2-Two fingers **1/2
3-Taste it ***
4-Seen it all **1/2
5-Simple as this ****
6-Country song ****
7-Broken ****1/2
8-Trouble town ***1/2
9-Ballad of Mr. Jones ****
10-Slide ****
11-Someone told me ***
12-Note to self ****
13-Someplace ****
14-Fire

domenica 26 gennaio 2014

ELTON JOHN - The Diving Board ****

ELTON JOHN
The Diving Board (2013) ****



Questo ultimo album di Elton è un'ottimo lavoro e ci sono almeno 7 canzoni  di grande livello, il resto si dipana tra ottime tracce e altre buone, ma senza cadute di tono. "The Diving Board" è probabilmente il miglior album di Elton John da alcuni decenni a questa parte...E' un'album non immediato, ai primi ascolti non mi sembrava nulla di particolarmente riuscito, ma poi (se gli si dà tempo) diverse tracce crescono, e molto, fino ad entrarti sottopelle e non uscirne più. Elton canta con grande ispirazione, arrivando spesso a toccare le corde più profonde dell'anima. Sono canzoni spesso tristi, malinconiche, ma dense di romanticismo e poesia. Elton "torna all'essenziale", solo il suo piano, un basso, la batteria, lavora sulle melodie e sull'interpretazione in modo magistrale e ci regala alcuni brani che fanno accapponare la pelle per la loro bellezza. Non è musica semplice, sono composizioni di alta classe e hanno bisogno di tempo per essere apprezzate a pieno. E' musica da ascoltare attentamente, non è roba da radio o per scalare le classifiche, questo è un'album dell' Elton John  migliore e che lo riporta (a tratti) ai livelli degli anni '70, anche se l'approccio compositivo è cambiato, la classe (quando Elton vuole) ce l'ha ancora, e parecchia.

LEGENDA STELLETTE:

***1/2 Buono
**** Ottimo
****1/2 Grande
***** Capolavoro

1-Oceans away ****1/2
2-Oscar Wilde gets out ****1/2
3-A town called Jubilee ****
4-The ballad of Blind Tom ****
5-Dream 1 (strumentale)
6-My quicksand ****1/2
7-Can't stay alone tonight ***1/2
8-Voyeur ****1/2
9-Home again ****1/2
10-Take this dirty water ****
11-Dream 2 (strumentale)
12-The new fever waltz ****1/2
13-Mexican vacation (kids in the candlelight) ****
14-Dream 3 (strumentale)
15-The diving board ****12

giovedì 16 gennaio 2014

BRUCE SPRINGSTEEN - HIGH HOPES - DREAM BRUCE DREAM (SOGNA BRUCE SOGNA) E NOI SOGNEREMO CON TE

DREAM BRUCE DREAM
(SOGNA BRUCE SOGNA)
E NOI SOGNEREMO CON TE

HIGH HOPES (grandi speranze)-
l'ultimo capolavoro di BRUCE SPRINGSTEEN
-Recensione di Michele Righini-

Questo ultimo album di Bruce (“High Hopes”, grandi speranze) è davvero un grande album, forse (per me) il suo migliore, in assoluto. Non è costituito da canzoni nuove, ma da alcune cover e da re-incisioni di brani vecchi mai apparsi negli album di studio di Bruce. L'album è inciso con una band di be 21 elementi
Di seguito potrete leggere la mia recensione, canzone per canzone, di questo ultimo capolavoro di Bruce Springsteen.

LEGENDA STELLETTE :
*****Capolavoro
****1/2 Grande canzone
**** Ottimo
***1/2 Buono

1-High Hopes ****1/2
E' una cover di una band di Los Angeles (degli anni '90), gli
Havelinas, e il brano è
una cascata di suoni e di energia come poche volte ho sentito. Strumenti elettrici e acustici assieme ad una sezione di fiati si inseguono in un' arrangiamento mozzafiato.



2-Harry's place ****
è un'altro ottimo brano. Un'outtake da “The rising” del 2001. Canzone grintosa, suonata e cantata alla grande.

3-“American skin” (41 shots).****1/2
E' un brano del 1999, già riproposto dal vivo anche nel doppio e ottimo”Live in N. York city” del 2001, ma mai inciso in studio. La canzone parla dell’assassinio di un immigrato da parte della polizia americana, ucciso proprio con 41 colpi (come da titolo).
Il brano è davvero grande, portato avanti da  arrangiamenti eccellenti, soprattutto nell'assolo magnifico di chitarra di Tom Morello dei Rage Against the Machine. Un rock davvero stellare.

4-“Just like fire would” ****1/2
Ecco la seconda cover, un brano della “punk band” australiana “The Saints”.
E' un'altro gran pezzo, con un hammond in sottofondo. Il brano è pieno di vitalità e di una gioia che sprizza da ogni singola nota. Bruce canta alla grande (come e al solito) e l'arrangiamento è ancora superlativo.

5-Down in the hole ****
E' la seconda outtakes da “The rising” (album del 2001) ed è un'ottimo brano. Questa volta l'energia e la vitalità lasciano spazio alla dolcezza e alla delicatezza di una ballata come solo romantica, poetica e avvolgente. Grande lo stacco strumentale finale.

6-Heaven's wall ****1/2
Questo è un'outtakes dell'ottimo abum “Wrecking Ball” (2012), l'ultimo album di studio del boss, ed è un'altro grande brano. Una ballata rock grintosa, piena di energia e arrangiata alla grande; lo stacco centrale della lancinante chitarra di Tom Morello è davvero riuscito e poi ai tamburi e alla batteria si uniscono i violini e i cori gospel, in un brano che è un'unione riuscitissima tra rock e musica afro e con un ritornello che ti entra dentro e non se ne esce più d (“Raise your hands, raise you hands” canta il boss, circondato da voci femminili, e forse il senso risulterà scontato, ma l'effetto musicale del brano è di sicura eccitazione e coinvolgimento).

7-Frankie fell in love ****1/2
E' un'outtake di un'altro ottimo album di Bruce (“Working on a dream” del 2009), ed è'  puro e classico Springsteen d'annata (sembra un brano uscito dritto dritto da “Human touch” o "Born in the USA"), l'arrangiamento è vitalissimo (con tanto di violini e chitarra acustica) e la voce ispiratissima di Bruce fà il resto .
8-This is your sword ****
Altro ottimo brano di Springsteen (non so outtakes di quale album), è una tipica ballata di ispirazione irlandese (con tanto di cornamuse e banjo) però arrangiata e cantata alla grande da Bruce che vi stempera come sempre la sua unicità di musicista e cantante. Brano vitale e di piacevolissimo ascolto.

9- “Hunter of invisible game” ****1/2
Seconda outtakes dall'ultimo “Wrecking Ball” (2012) ed è un'altra bella canzone, dolce e romantica,  avvolgente e calda. La melodia si dipana portata avanti dalla tastiera, dagli archi, dai violini e dalla voce ispiratissima di Bruce.

10- The ghost of Tom Joad ****1/2
Unico brano già apparso su un'album di studio del boss, questa canzone era già grande nella versione acustica originale, apparsa sull'album omonimo del 1995, a mio parere non uno dei migliori album di Bruce, ma con dentro alcune grandi canzoni e “Tom Joad” era una di quelle. Questa nuova versione la rende forse anche migliore rispetto alla versione originale.
“The ghost of Tom Joad” è un grido contro la povertà e contro i soprusi del potere sulla povera gente. Grandiosa la ripresa del finale del libro di John Steinbeck, “Furore”, in cui Bruce diventa Tom Joad stesso, che salutando la madre gli dice: “Mamma, ovunque un poliziotto picchia una persona, dovunque un bambino nasce gridando per la fame, dovunque c'è una lotta contro il sangue e l'odio nell'aria, cercami, io ci sarò..Dovunque si combatte per uno spazio di dignità, un lavoro decente e una mano d'aiuto, dovunque qualcuno lotta per essere libero, guarda nei loro occhi e vedrai me”.
Il brano inizia lento con la voce di Bruce e solo un violino ad accompagnarla e già l'inizio è da brividi, poi il brano si sviluppa in un poderoso rock, pieno di anima ed energia e poi la chitarra di Tom Morello si lancia in un'assolo devastante e magnifico.
Bruce riprende un suo vecchio brano e gli dà nuova vita, forse rendendolo stavolta davvero immortale. Unica piccola pecca è l'aver fatto cantare alcune parti del brano a Tom Morello stesso, che non è che faccia schifo come cantante, è discreto, ma se cantava tutta la canzone il boss questo brano era davvero un capolavoro assoluto (anche così resta comunque molto notevole).

12- The Wall ****1/2
Questo bel brano è dedicato a Walter Chicon, leader di una delle prime band (anni 60) del New Jersey, il luogo natale di Bruce. La band capitanata da Chicon si chiamava “Motifs” e il suo leader  morì sotto le armi, durante una battaglia nella guerra del Vietnam.
Bruce, ancora adolescente, era un grande fan di questa band, per la sua carica sexy e ribelle . La canzone è stata scritta dopo che lui e la moglie Patti Scialfa, hanno visitato il “Vietnam Veterans Momorials” a Washington. E Bruce nella canzone infatti canta:
Ora gli uomini che ti hanno messo qui mangiano con le loro famiglie in ricche sale da pranzo/E scuse e perdono non possono trovare spazio su questo muro”.
In presenza del leader dei “Motifs” Bruce percepì per la prima volta quell'aura di mistero della vera rockstar e Bruce dedica questo brano a tutti quelli che avevano tanto da dire ma che furono mandati a sparare e farsi sparare” .
La canzone è  un lento, avvolgente, triste, malinconico, romantico e molto poetico. Bruce canta con grande trasporto con sottofondo le note di un pianoforte, di una fisarmonica e di una chitarra arpeggiata. Il brano finisce con un bellissimo assolo di sassofono. Ed è ancora  grande musica.


13- Dream baby dream *****
L'ultimo brano è uno dei capolavori assoluti dell'album ed è una cover di un brano dei “Suicide” dove Bruce stempera tutta la sua bravura interpretativa sopra uno stuolo di archi e violini, il tutto a rendere l'atmosfera della canzone davvero meravigliosa e avvolgente. Bruce canta con un trasporto e un'emozione che ti entrano nel cuore e ti stendono al tappeto e ci “invita a tenere accesa la fiamma, asciugarsi le lacrime e continuare a sognare”.
Bruce Springsteen, a 65 anni suonati, mi ha davvero sorpreso, gli album precedenti erano ottimi “The rising-2001, Working on a dream”-2009 e soprattutto “Wrecking Ball” del 2012, ma questo li supera alla grande.
Questo “High Hopes” è un'album davvero geniale e di grande spessore. A mio parere uno dei migliori della sua discografia.

Dream Bruce Dream (sogna Bruce sogna) e noi sogneremo con te.




Bruce Springsteen – voce principale, chitarra, armonica, piano, percussioni